10 Feb Anno XLV (2017), Fasc. III, N. 176
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Saggi
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PIETRO SISTO
Il “volto oscuro” di Dio e il viso bianco di Laura. I colori della peste fra storia e finzione
letteraria – pp. 431-443L’immagine terribile e devastante della peste ha lasciato segni profondi e significativi
nella storia della letteratura e delle idee. In questo saggio l’autore esamina
in particolar modo il “volto oscuro” e pauroso della divinità che emerge soprattutto
dalle opere scritte tra Medioevo ed età della Riforma cattolica per
concludere l’analisi con alcuni testi del Novecento nei quali appare solo il volto
sfigurato e smarrito dell’uomo contemporaneo, contraddittoriamente sospeso
tra certezza della scienza e improbabilità della fede, tra fiducia negli uomini e
paura della malattia, tra “il senso della morte e l’amore della vita”.
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The horrifying image of the plague has left deep and meaningful traces in the
history of literature and ideas. In this essay the author examines above all the
dark and frightening countenance of the godhead to be found principally in
works dating back to the Middle Ages and to the era of the Counter-Reformation,
concluding the analysis with several twentieth-century texts manifesting
the disfigured and bewildered face of contemporary man, paradoxically poised
between scientific certainties and the unlikelihood of faith, between his trust in
humanity and fear of illness, between “the sense of death and the zest for life”. -
GRAZIELLA BASSI
«Mansuete donne»: Griselda-Piccarda. «E ’n la sua volontade è nostra pace» – pp. 445-474
L’analisi di Decameron X, 10 porta alla luce corrispondenze tematiche e filigrane
culturali, aristoteliche e tomistiche, tra la protagonista, Griselda, e alcune significative
figure femminili della Divina Commedia quali Piccarda Donati e Pia dei
Tolomei, accomunate dalla condizione di mansuete donne, il cui destino, loro
imposto da altri, è stato da esse accettato con fermezza e dignità. In particolare,
Griselda sembra portare a pieno compimento quel voto di obbedienza cui Piccarda
sarebbe venuta meno.
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The analysis of Decameron X, 10 brings to light thematic overlaps and cultural,
Aristotelian and Thomistic ties linking the heroine Griselda with several important
female figures in the Divine Comedy including Piccarda Donati and Pia
dei Tolomei, all related by their condition of being “meek women” whose destiny,
imposed on them by others, was accepted with steadfastness and dignity.
In particular, Griselda seems to accomplish fully that vow of obedience betrayed
by Piccarda. -
MORENO SAVORETTI
Il sogno e la morte: le Rime della Selva di Arturo Graf – pp. 475-490
Seguendo le due direttrici tematiche del sogno-ricordo e della tensione alla
morte, il saggio si propone di individuare nelle Rime della Selva una parabola
interiore che, grazie alla forza evocatrice della selva, giunge al definitivo superamento
delle esperienze passate, attraverso il progressivo recupero e la rielaborazione
ironica e consapevole delle stesse.
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Focusing on the two themes of dream-memory and the tendency towards
death, this essay aims to detect in Graf’s Rime della Selva a narrative and interior
trajectory that, thanks to the evocative force of the wood, manages to overcome
definitively past experience through the gradual recovery and the ironic and
conscious reworking of the latter. -
FRANCESCA CASTELLANO
Giorgio Vigolo e «Il Mondo» di Giovanni Amendola – pp. 491-506
L’articolo si propone di analizzare la breve e feconda collaborazione di Giorgio
Vigolo alla terza pagina de «Il Mondo», il quotidiano fieramente antifascista di
ispirazione liberale fondato da Giovanni Amendola. Nei sette interventi critici,
pubblicati tra il 16 gennaio e il 29 agosto 1924, compaiono alcune immagini
durevoli, veri e propri fantasmi obsédants della scrittura vigoliana, destinati a
continue riemergenze e fonti di innumerevoli spunti per brevi racconti e prose
d’occasione.
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The article deals with Giorgio Vigolo’s short but fruitful contribution to the arts
page of “Il Mondo”, the proudly anti-Fascist, liberal daily founded by Giovanni
Amendola. Vigolo’s seven articles, published from 16 January to 29 August
1924, contain several lasting images, obsessive phantasms of the author’s writing
destined to resurface repeatedly and become a plentiful source for short
stories and prose pieces. -
LUCA DANTI
Il carillon del Principe: Lampedusa e l’opera (con un prologo balzachiano e un epilogo
camilleriano) – pp. 507-525Nella produzione di Tomasi di Lampedusa, e soprattutto nel Gattopardo, la polemica
antimelodrammatica ha un duplice movente: da un lato, il rifiuto dell’estetica
dell’‘esplicito’, dall’altro, il fatto che l’opera ottocentesca fosse assurta a
simbolo del Risorgimento e, per Tomasi, delle sue storture. A quelle del melodramma
vengono contrapposte soluzioni musicali o più complesse come i
drammi di Wagner, o connotate in senso nostalgico (musica sacra, strumentale,
opere di Mozart), in quanto vestigia dell’irrecuperabile mondo aristocratico
dell’infanzia lampedusiana.
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In the literary production of Tomasi di Lampedusa and especially in The Leopard
the anti-melodramatic stance stems both from the author’s dislike of an “explicit
aesthetics” and from the fact that nineteenth-century opera had turned into a
symbol for the Risorgimento and, for Tomasi, all its deformities. Instead, Tomasi
prefers more complex musical solutions such as Wagner’s dramas or nostalgic
musical works (sacred and instrumental music and compositions by Mozart),
vestiges of that aristocratic childhood world beyond the writer’s grasp. -
SALVATORE RENNA
Cesare Pavese e la polemica classico-romantica sulla mitologia – pp. 527-555
Lo studio indaga una questione particolare in un importante momento della
biografia pavesiana: il soggiorno tra Serralunga di Crea e Casale Monferrato.
Grazie ad alcuni inediti documenti d’archivio si dimostra e ricostruisce la frequentazione,
finora ignota, della biblioteca civica «Giovanni Canna» di Casale
Monferrato, dove Pavese lesse e annotò alcuni testi significativi della polemica
classico-romantica sulla mitologia: il Sermone sulla mitologia di Vincenzo Monti
e il Della mitologia di Niccolò Tommaseo.
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This study delves into an important moment of Pavese’s biography, his stay in
Serralunga di Crea and Casale Monferrato. Unpublished archive documents
shed light on the hitherto unknown time spent in the civic library “Giovanni
Canna” in Casale Monferrato where Pavese read and annotated several important
texts relating to the classical-romantic debate surrounding mythology: Sermone
sulla mitologia by Vincenzo Monti and Della mitologia by Niccolò Tommaseo. -
ALBERTO COMPARINI
Sereni e il nichilismo metodico di Stella variabile (1981) – pp. 557-579
In questo saggio l’autore affronta il nichilismo di Stella variabile come funzione
‘metodica’ della poesia dell’ultimo Sereni. Attraverso una contestualizzazione
del pensiero filosofico sereniano nel dibattito contemporaneo sul nichilismo
(Paci, Caracciolo, Vattimo, Severino) e un’analisi testuale dei testi più rappresentativi
di Stella variabile, l’autore rileva come il nulla diventi il centro ermeneutico
dell’intera raccolta.
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In this paper the authors takes on the nihilism of Stella variabile as a ‘methodic’
function of Sereni’s later poetry. Through a contextualization of Serenian philosophical
thought within the contemporary debate on nihilism (Paci, Caracciolo,
Vattimo, Severino) and a close reading of the most important texts of Stella
variabile, the author shows how the nothingness becomes the hermeneutic center
of this collection of poems.
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Meridionalia
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LAURA RESTUCCIA
Dalla parte degli immigrati: Alfredo Strano, un Calabrese in Australia – pp. 581-603
Alfredo Strano, uno dei più interessanti autori della letteratura italo-australiana,
ha scelto di dedicare una parte consistente della propria vita al servizio degli
emigrati. Tra ricordi personali, testimonianze, riferimenti cronachistici e
documentata ricostruzione storica, i suoi testi, insistendo sui temi dell’emigrazione
e del fascismo, spesso indissolubilmente intrecciati, contribuiscono a far
luce sull’avventura migratoria di molti Italiani e restituiscono uno spaccato
socio-storico dell’Italia e degli Italiani nei primi cinquanta anni del Novecento.
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Alfredo Strano, one of the most interesting Italo-Australian writers, has devoted
much of his life to the service of emigrants. Through memories, personal
accounts, references to current affairs and well-documented historical reconstructions,
his texts, concentrating on the themes of emigration and Fascism
(often closely related), contribute to the understanding of the emigration of numerous
Italians, depicting from a socio-historical perspective Italy and its population
in the early Fifties.
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Contributi
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Isabella Zanni Rosiello
Archivi di scrittori e scrittrici: note a margine – pp. 605-630
L’Autrice prende in considerazione gli archivi di Carlo Emilio Gadda, di Gianna
Manzini, di Luigi Meneghello e di Lalla Romano. A suo parere, prestare attenzione
ai modi di formazione di questa tipologia di archivi, nonché ai luoghi
scelti per la relativa conservazione, può essere utile non solo per indagare su
alcuni aspetti di vita dei singoli autori e sui rispettivi cantieri di lavoro, ma anche
per conoscere quale immagine di sé hanno voluto lasciare ai posteri
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The author takes a look at the archives of Carlo Emilio Gadda, Gianna Manzini,
Luigi Meneghello and Lalla Romano. In her opinion the study of how they
came into being and of the places chosen for their conservation may be helpful
not only for investigating various aspects of the life of the single authors and
their respective working practices but also for understanding the image of
themselves that they wished to hand down to posterity.
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Recensioni
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Giuseppe Andrea Liberti
Domenico Chiodo, Donna me prega: la Caporetto dell’italianistica, Manziana 2016 – pp. 631- 633
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Cristiano Amendola
Enrico Mattioda, Giorgio Vasari tra prosa e poesia, Alessandria 2017 – pp. 633- 636
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FARA AUTIERO
Nicola De Blasi, Eduardo, Roma 2016 – pp. 636-638
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